Se si entra in un Amazon Books, per esempio, le contaminazioni sono evidenti.
Sono stato nei giorni scorsi in quello aperto da qualche mese al Columbus Circle di New York: l’esperienza crosscanale che se ne ha è integrata quanto evidente. Del resto, il primo Amazon Books è stato aperto a Seattle nel 2015: tanto tempo fa, in epoche di internet.
In un Amazon Books, tanto per cominciare, nessun libro è esposto di spalla: tutti i libri sono a favore di copertina. Come nello shop digitale. Questo fa vedere subito come siano gli stilemi di quest’ultimo processo d’acquisto a contaminare quello tradizionale.
Poi, nessuna etichetta mette al primo post il genere o l’autore o l’ordini alfabetico. Tutte, invece, partono dagli utenti: la prima cosa che viene mostrata sotto a un libro è una “Amazon Customer Review”. Poi, in piccolo, il titolo e l’autore, in un angolo. E nell’angolo opposto, il rating. Ecco un esempio.
Ma anche le sezioni sono organizzate in maniera digitale. Prima di tutto, quelle delle promozioni. Che non sono pile di libri scontati; né le classifiche tradizionali dei più venduti – a muro. Ci sono le classifiche create sulla base dei rating degli utenti. Ma ce ne sono di molto interessanti, frutto di ibridazioni cross-canale che solo le funzioni del digitale possono offrire.
I suggerimenti d’acquisto, poi, sono emblematici per crosscanalità e contaminazioni. Ci sono materiali POP, per esempio, che dicono: ‘se ti piace questo libro, amerai quest’altro’.
Infine, il processo d’acquisto: è gestibile sia on che offline a qualunque livello del funnel.
Si può sparare un ean direttamente dal tag di prezzo, e ordinare il libro online. Si può fotografare la copertina di un libro e fare lo stesso. Ma si può fare anche l’inverso, partendo dall’online. E non è detto che il processo debba iniziare dalla app di Amazon, visto che Goodreads è un’app ‘integrata’ nello shop, della quale si citano sia le reviews che i ranking.
Inutile aggiungere che qualunque cosa può essere pagata con la nuova app per i pagamenti del gigante di Seattle: Amazon Pay. E che tutto questo è nulla, se paragonato all’avvento di Amazon Go.